“In Ucraina, a più di tre anni dall’aggressione russa i fatti recenti hanno offerto un nuovo monito inequivocabile: la violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni russi non è un episodio circoscritto ma un vulnus all’intera comunità atlantica. Non si tratta di un incidente che si può archiviare con lessico diplomatico. E’ la conferma che la posta in gioco è l’ordine europeo stesso, la sua legalità, la sua capacità di difendere i confini e la sovranità del continente. Per questo bene ha fatto l’Italia ad affermare con chiarezza che la solidarietà con Varsavia è totale e che la risposta più credibile è il rafforzamento del pilastro europeo della Nato. Sostenere Kiev e l’Ucraina è doveroso: proteggere i suoi cieli, ricostruire ciò che è stato distrutto significa avvicinare il solo esito accettabile e cioè una pace giusta e duratura, l’unica che possa restituire senso alla parola diritto. E se dall’est volgiamo lo sguardo al Medioriente troviamo la medesima esigenza di coniugare fermezza e lungimiranza. L’Italia non muta e non muterà la propria postura, condanna senza ambiguità il terrorismo di Hamas, pretende immediatamente il rilascio degli ostaggi, riconosce il diritto di Israele alla sicurezza ma insieme di proteggere i civili palestinesi, rispettando il diritto umanitario, condannando ogni uso improprio della forza da Israele stessa. La risposta deve essere all’altezza della sfida: le politiche di mediazione, ribadite anche oggi dal ministro Tajani, al quale rivolgo tutta la mia solidarietà per il verbale e inaccettabile attacco verbale ricevuto, rappresentano l’unica risposta per garantire nel futuro tempi migliori”.
Lo ha dichiarato in aula il deputato di Fratelli d’Italia Giangiacomo Calovini, capogruppo in commissione Esteri.