“Nel 2020 entrerà in vigore il nuovo sistema tariffario della TARI in un regime di incertezze normative che rischiano di paralizzare i bilanci dei Comuni. Per evitare questo disagio, ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze per chiedere un rinvio dell’entrata in vigore delle nuove metodologia tariffaria al primo gennaio 2021. Il nuovo regime fiscale sulla tassa per i rifiuti è stato presentato dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA), in una recente audizione presso la Commissione Finanze della Camera. In tale circostanza l’ARERA ha esternato la sua volontà di arrivare alla definizione del nuovo metodo tariffario del servizio integrato dei rifiuti, per superare le differenze riscontrate nei vari territori, pur considerando le diversità di ogni area. Si tratta di obiettivi condivisibili, ma i Comuni stessi hanno espresso preoccupazioni per la tempistica ristretta sia per altre criticità che rischierebbero di creare problemi di copertura finanziaria. La scelta di avviare il nuovo sistema TARI nel 2020 infatti non è compatibile con l’adozione degli atti propedeutici per il passaggio alla nuova metodologia. Stante la ristrettezza dei tempi all’ARERA è giunta la richiesta di una maggiore gradualità per l’entrata in vigore della nuova metodologia, considerando il 2020 come anno transitorio e il 2021 come anno di partenza effettivo. Tuttavia l’ARERA non sembra intenzionata a concedere alcun rinvio salvo che per i comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. A ciò si aggiungono ulteriori problematiche che richiederebbero un tempo di gestazione più lungo: dall’esclusione dell’IVA alla rimodulazione delle modalità per l’inesigibilità dei crediti, passando infine per le incertezze legati ai criteri di imputazione dei costi. Da questo stato di cose è evidente che si sta arrivando ad applicare l’annualità TARI 2020 in un quadro di assoluta incertezza che va a discapito degli enti locali. Ho chiesto pertanto l’intervento del Ministro affinché si arrivi gradualmente all’entrata in vigore del nuovo regime TARI a partire dal 1° gennaio 2021. Inoltre, per agevolare i comuni, ho chiesto al ministro di attivarsi per superare la disposizione normativa che prevede il medesimo termine per l’approvazione del bilancio di previsione e per l’approvazione delle tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.