Di recente, la grillina Paola Taverna si è isibita nella sit-com Parlamento Cafè (si hanno davvero tempo da perdere). Si tratta dell’imitazione del programma Camera Cafè in salsa M5S, ridicolo tentativo di far passare per buona e vicina ai bisogni del popolo la manovra economica già ribattezzata manovra delle tasse, votata dalla maggioranza rosso-gialla. Nel breve videola Taverna parla con il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Gianluca Castaldi e si scaglia contro Giorgia Meloni “Ma quale madre del popolo, semmai madre degli slogan, quella è una che i soldi ce l’ha. Ma che vuoi che ne sappia delle famiglie che non arrivano a fine mese… altrimenti questa manovra vedevi come la votava”.
A stroncarla, asfaltandola con un post su Facebook che sta diventando virale è stato il popolare giornalista Filippo Facci.
Nel Paese dove i grillini hanno abolito la povertà, Giorgia Meloni è una coi soldi. Probabilmente anche voi lettori siete ricchi sfondati: dipende dai parametri di riferimento, e dipende da chi sia a pronunciare la cazzata. Nel caso, si tratta di Paola Taverna: una che ha nel cognome la sua naturale collocazione, dunque non c’è da infierire…
Ha scritto Facci e poi ancora…
E’ la sua natura: non la chiamavano «pesciarola del Quarticciolo» per niente. Se poi la senatrice Taverna si accompagna al collega grillino Gianluca Castaldi, uno che ha imparato l’italiano nella stessa zona di Antonio Di Pietro, capite bene che il problema è tutto loro: gli piace perdere facile, soprattutto se scimmiottano il format televisivo «Camera cafè» inventandosi un malfatto «parlamento cafè» che si è meritato la recensione di Luca Bizzarri, coautore della sitcom originale: «Non sanno che Camera Café aveva una telecamera fissa, non sanno che era davanti a una macchinetta, non sanno recitare, e – a giudicare dall’ultima battuta – non sanno coniugare i verbi in italiano». E’ grave?
Ma ecco il post integrale di Facci, direttamente dalla sua bacheca…
Taverna alla frasca (non catulliana, comunque).