“Il decreto concorrenza non è altro che una Troika mascherata. Inserire la categoria dei tassisti in zona Cesarini nel decreto concorrenza, è stata una mossa a dir poco scorretta da parte del Governo Draghi. Ma d’altronde, cosa ci potremmo aspettare da un esecutivo guidato dall’uomo delle Banche d’Europa.
L’ex presidente della BCE ha fatto il gioco delle tre carte: prima ha scongiurato che balneari e tassisti rientrassero nel decreto, poi ha fatto rientrare parzialmente gli stabilimenti e totalmente i tassisti. Si vede che qualcuno stava storcendo il naso da Bruxelles.
La deregolamentazione del settore è una condanna a morte per tassisti e NCC che negli anni hanno lavorato sodo per adeguarsi alle nuove normative. L’Italia apre così le porte alla concorrenza sleale nei trasporti privati. Noi siamo dalla parte di questi professionisti che soltanto da pochi mesi si stanno riprendendo dalla crisi economica innescata dal Coronavirus. Una categoria di lavoratori troppo spesso dimenticata e frequentemente vittima di violenza! Cogliamo l’occasione per esprimere la nostra solidarietà al tassista brutalmente aggredito alcune notti fa a Firenze. Nelle prossime settimane saremo in piazza con loro per dire ‘no’ a questo sopruso”. Lo dichiarano Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio.