“Parlare di censura o di controllo politico a fronte di una variazione nei punteggi assegnati da una nuova Commissione interdisciplinare è semplicemente scorretto. Con il nuovo DM, il Ministero della Cultura ha reso note le ammissioni e i punteggi relativi al triennio 2025-2027 per l’ambito Multidisciplinare. Come previsto dal bando, ogni triennio prevede la nomina di una nuova Commissione, con criteri e sensibilità che possono legittimamente differire da quelle precedenti, nel pieno rispetto della legge, della libertà artistica e della trasparenza amministrativa. Non esistono festival intoccabili. Nessuno mette in discussione il percorso artistico di Santarcangelo, ma è doveroso ricordare che i contributi pubblici devono rispondere a criteri qualitativi oggettivi, non ad automatismi consolidati. Negli anni, questo festival ha ospitato anche spettacoli controversi, come l’esibizione di un ballerino nudo che orinava in piazza davanti ai bambini, o spettacoli a sfondo Pro-gender, estremamente controversi anche gli spettacoli ispirati a tematiche come l’ecosessualità. Possiamo e dobbiamo porci una domanda: è davvero questa la cultura che lo Stato deve finanziare con risorse pubbliche? Finalmente abbiamo una commissione che legge i programmi e li valuta nel merito. È finita la pacchia dei soldi a pioggia a festival o film che nessuno vede. Sia chiaro a chi grida alla censura, che Il pluralismo culturale non viene messo in discussione, semplicemente le risorse vengono ridistribuite. In questo triennio gli organismi che hanno fatto domanda sono aumentati del 70%. Difendere la cultura significa anche garantire che essa sia capace di rinnovarsi, di dialogare con il pubblico, di crescere in responsabilità e in qualità. Chi oggi grida allo scandalo, in realtà farebbe meglio a farsi un’analisi di coscienza e a cercare di capire perché il festival sia stato valutato di qualità praticamente scadente.” Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Beatriz Colombo.