Il padre padrone dei fondi pubblici regionali, che ha messo in crisi il Mercadante ed il San Carlo manipolando a suo piacimento i contributi previsti, si permette di parlare di gestione di ‘bottega’.
Proprio lui che utilizzai finanziamenti con decisioni personali per amici e clienti.
Di fronte all’ azione culturale concreta con interventi a tutto campo del ministro Sangiuliano è evidente che questa reazione di De Luca, a cui è assolutamente inutile ricordare un’ etica istituzionale, non può non essere figlia di nervosismo da prima donna in declino.
Non prendiamo lezione da De Luca su niente, men che mai sulla gestione del Teatro San Carlo di Napoli. Oggi argomento della teatrante diretta Facebook. Definisce la gestione del San Carlo una bottega familiare? Ha dimenticato De Luca che cosa ha fatto per far eleggere il figlio? Sulle botteghe di famiglia lui se ne intende davvero tanto a partire dal Pd campano vista la candidatura del figlio. Invece di preoccuparsi dei bilanci del Teatro e dell’immagine dello stesso, si preoccupasse di darci ragguagli sulla gestione della Regione Campania che governa da ben otto anni con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ci parlasse in diretta Facebook dello stato della sanità campana, del problema della brucellosi bufalini, sulla disoccupazione, sul trasporto, sull’edilizia scolastica e mi fermo perché l’elenco è lungo. Invece di vigilare sul lavoro altrui, consigliamo vivamente al governatore De Luca di pensare seriamente cosa fare da grande perché di sicuro non avrà più l’onore di amministrare la Regione Campania, i danni sono tanti e lo aspettiamo alle elezioni.”
Lo ha dichiarato il deputato campano On. Marco Cerreto.