Terni, donna incinta precipita da finestra. Guidi: “Investire su percorsi di cura permanenti e preventivi”

Il commento del senatore e neuropsichiatra: “La salute mentale esige continuità. La cura non si esaurisce alla scomparsa di un sintomo”

“La cura non può esaurirsi alla dimissione, non basta la scomparsa di un sintomo per dichiarare terminato un percorso terapeutico”. Così il senatore Antonio Guidi, commentando la notizia della donna incinta al nono mese precipitata dalla finestra nel quartiere Borgo Bovio di Terni. Morto il bambino che portava in grembo, è ora in cura all’ospedale Santa Maria di Terni.

“La salute mentale – prosegue l’ex ministro alla Famiglia e neuropsichiatra – esige continuità, prossimità, attenzione vigile da parte della rete sanitaria e sociale, ma anche la consapevolezza di chi sta accanto: amici, familiari e comunità”.

“Quando questa giovane donna si sveglierà, dovrà affrontare un doppio dolore: la perdita irreparabile di suo figlio e la consapevolezza che il suo gesto estremo non è riuscito. In psichiatria questo si traduce spesso in una condizione di dissonanza emotiva e cognitiva profonda: il senso di fallimento si somma al lutto, generando un rischio altissimo di aggravamento della depressione e di cronicizzazione del disturbo psichico”. 

“Questo tipo di frattura psichica – tra il corpo che sopravvive e la mente che avrebbe voluto sparire – richiede un approccio terapeutico intensivo, multidisciplinare, dove la riabilitazione psicologica deve accompagnare la rielaborazione del lutto e del gesto autolesionistico fallito. È un tempo fragile, dove la cura deve farsi presenza costante e competente, per evitare che il fallimento diventi un’ulteriore spinta verso la disperazione”.

“Non possiamo più permetterci – è la conclusione – di trattare la salute mentale come un capitolo accessorio della medicina. È la trama invisibile che tiene insieme la persona e la società. Dobbiamo farci carico di questo, investendo su percorsi di cura che non siano solo terapeutici, ma anche umani, permanenti e preventivi: capaci di riconoscere i segnali prima che il dolore esploda”.

Cosa è successo – A Terni, nel quartiere di Borgo Bovio, una donna di 31 anni, incinta al nono mese, è precipitata dal secondo piano della palazzina in cui viveva. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari e un parto cesareo d’urgenza, il bambino non è sopravvissuto. La donna ha riportato fratture multiple ma non sarebbe in pericolo di vita. Era stata dimessa appena il giorno precedente dal servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Foligno, dopo un periodo di ricovero. Gli inquirenti stanno indagando per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o di un incidente.

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