“Destano davvero forti perplessità gli attacchi di esponenti del Partito democratico che sembrano scoprire per la prima volta i ritardi nella ricostruzione post sisma 2016 e puntano il dito sul centrodestra e il Commissario Castelli. Quest’ultimo è in carica soltanto da pochi mesi e lo stesso vale per il governo Meloni. Chi, invece, è stato quasi sempre al governo in questi sette anni dal 2016 è stato il Pd. La critica, quindi, dovrebbero rivolgerla a loro stessi e non ad altri. Il quadro descritto ieri nel Rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia rappresenta finalmente un’operazione verità su quanto avvenuto nel cratere e chiarisce come la vera ricostruzione sia fatta di cantieri chiusi, di spesa reale, e non solo di risorse assegnate come invece finora hanno narrato i colleghi del Pd. Si tratta di una differenza di non poco conto, anzi sostanziale, e purtroppo i risultati di questa situazione di ritardo spesso si riscontrano sui territori. Ora il Commissario Castelli e tutto il centrodestra sono impegnati proprio per accelerare sulla spesa reale. Dobbiamo passare dalla teoria alla pratica: dalle norme ai cantieri. Francamente di questa propaganda ne avremmo fatto volentieri a meno, anche perché è evidente l’effetto boomerang che rischia di abbattersi sul Pd. Dopo 7 anni ci sono ancora 30mila persone fuori dalle loro case, su questo il Pd dovrebbe dare spiegazioni piuttosto che lanciarsi in quantomai assurde critiche”.
Lo dichiarano i senatori di Fratelli d’Italia Guido Quintino Liris e Etelwardo Sigismondi.