“L’arresto di un sedicenne iraniano radicalizzato, residente nella provincia di Milano e pronto a giurare fedeltà all’ISIS, è un fatto gravissimo che conferma una verità che denuncio da anni: Milano è sempre più infiltrata dal fondamentalismo islamico, alimentato dall’inerzia delle istituzioni locali e da una cultura del permissivismo che tollera l’intollerabile. Un ragazzo che si faceva chiamare ‘l’incubo dei grattacieli’, in riferimento agli attentati dell’11 settembre, che diffondeva video di addestramento jihadista e sognava di instaurare una provincia dello Stato Islamico in Italia, non nasce dal nulla. Nasce in un ambiente dove le moschee abusive prosperano nell’indifferenza, dove si radicalizzano i giovani sotto gli occhi delle autorità. A Milano ci sono 12 moschee abusive già note, segnalate anche grazie al lavoro di denuncia del collega consigliere Mernone. Alcune sono vere e proprie centrali di radicalizzazione, che operano indisturbate dietro la facciata religiosa. E ancora più grave è il fatto che nel carcere minorile Beccaria, l’80 per cento dei detenuti dei quali è di area ‘maranza’, la Procura dei Minori abbia autorizzato un imam a predicare ai ragazzi. Come si può tollerare che in una struttura penitenziaria per minori venga concesso spazio proprio a chi, se non attentamente selezionato e controllato, può contribuire alla radicalizzazione di soggetti già fragili? E mentre accade tutto questo, nelle sedi del PD, come a Monza, si organizzano corsi per l’abolizione della Polizia, un attacco diretto a chi ogni giorno combatte l’illegalità, anche quella jihadista. Non a caso ho definito Milano la città più pro-Hamas e antisemita d’Italia. Gli episodi degli ultimi mesi, dai cortei pro-Palestina degenerati in manifestazioni d’odio antiebraico, alla tolleranza verso ambienti vicini alla propaganda islamista, parlano chiaro. Serve un cambio di rotta immediato: chi governa Milano e la Lombardia deve assumersi le proprie responsabilità. Basta moschee abusive, basta predicatori non controllati, basta silenzi. Lo Stato non può arretrare di fronte all’estremismo islamico”.
Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi.