Terzi (FdI): Medio Oriente, immigrazione ed Europa al centro riunione COSAC

“Tre i grandi temi discussi alla riunione COSAC degli Stati membri UE del Mediterraneo: l’attuale situazione in Medio Oriente, l’immigrazione e l’allargamento dell’Unione. Dalle conclusioni, è emerso chiaramente il contributo centrale delle proposte formulate dall’Italia. Sul conflitto tra Israele e Hamas, è stata sottolineata l’importanza della risoluzione 2735 (2024) approvata lo scorso 10 giugno dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu per il cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza. Risoluzione che propone, sostanzialmente, il piano in tre fasi proposto dall’Amministrazione Biden. L’auspicio emerso dalla Riunione è che tale decisione possa rappresentare anche un ulteriore passo verso la soluzione dei due Stati: due Stati che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza reciproca, secondo il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite.

Riguardo il punto sull’immigrazione, ho sottolineato come le due iniziative del Governo Meloni – il Piano Mattei e l’Accordo Italia-Albania sui migranti – rappresentino due modelli perfettamente in linea con l’UE. Tutte le Parti presenti hanno infatti affermato la centralità dello sviluppo di accordi con i Paesi di origine o di transito dei flussi migratori, in un’ottica di cooperazione reciproca, così come la necessità di promuovere accordi che includano partnership pubblico-private, progetti di sviluppo sostenibile e di formazione professionale.

Il Piano Mattei per l’Africa è un partenariato tra uguali, concentrato su diversi settori, che coinvolge sia il mondo pubblico che imprenditoriale e culturale, e che ha, tra gli obiettivi, proprio quello di rimuovere le cause dell’immigrazione illegale e del traffico di esseri umani nel Mar Mediterraneo. Solo attraverso accordi multilaterali è possibile infatti generare sicurezza e garantire il diritto dei popoli africani a non migrare. A tale riguardo, il memorandum Roma-Tirana è un esempio eloquente di modello coerente con il diritto comunitario. Con la firma di tale accordo l’Albania ha confermato di essere non soltanto un Paese amico dell’Italia bensì dell’Unione, contribuendo così ad aiutare l’UE nella lotta all’immigrazione irregolare. Non solo, in quanto Paese con status di candidato, ha anche dimostrato una profonda intenzione di voler proseguire il percorso di ingresso nell’Unione.

In merito all’allargamento, ho ricordato come l’Italia, da sempre, sia un forte sostenitore dell’ingresso dell’Albania e degli altri Paesi dei Balcani occidentali così come dell’Ucraina, Moldova e Georgia, nell’Unione europea. L’allargamento è una questione marcatamente politica, con dei contenuti certamente tecnici ma che devono evitare in ogni caso rallentamenti burocratici. Di fronte allo scenario geopolitico attuale – la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e le sempre più manifeste ingerenze esterne – è divenuto una priorità ancor più urgente. Naturalmente tenendo conto della natura meritocratica del processo di adesione, delle diverse condizioni politiche e economiche così come della garanzia di rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto, è stata condivisa da tutti l’importanza di sostenere gli sforzi dei Paesi candidati. Proprio il 7 giugno scorso, la Commissione europea ha annunciato che Ucraina e Moldova hanno soddisfatto i criteri di adesione, invitando la Presidenza del Consiglio UE a tenere le due conferenze intergovernative entro la fine del mese. Un riconoscimento importante che auspichiamo possa presto includere anche gli altri Paesi”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi di Sant’Agata Presidente della 4a Commissione Politiche Unione europea, in merito all’appena conclusa riunione COSAC UE MED a Creta.

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