In occasione della 70a riunione COSAC, organismo europeo composto dalle commissioni affari europei dei parlamenti UE, in corso a Madrid dal 26 al 28 novembre, il Sen. Giulio Terzi (FdI) è intervenuto per ribadire alcuni punti rispetto alle grandi crisi che coinvolgono l’Europa, in particolare Ucraina, in Azerbaigian, in Medio Oriente e che si manifestano con un dilagante antisemitismo e odio contro lo Stato di Israele e con una disinformazione sempre maggiore.
Dopo essersi congratulato con la presidenza spagnola, Terzi ha detto: “È fondamentale il rispetto del diritto internazionale che, come elemento connettivo della risoluzione di ogni conflitto, si basa sul riconoscimento dell’inviolabilità della sovranità degli Stati, sul non ricorso alla forza e sul diritto alla legittima difesa, così come stipulato dalle Nazioni Unite.”
Sul Medio Oriente, Terzi ha poi aggiunto che “ciò che avviene a Gaza, in particolare sotto gli ospedali che vengono utilizzati militarmente, rende l’uso forza da parte di Israele legittimo. Dunque, se da un lato l’aiuto umanitario alla popolazione palestinese è inviolabile e indispensabile, dall’altro, l’art. 8 dello Statuto della Corte Penale Internazionale (CPI) chiarisce perfettamente che ospedali, scuole, luoghi di culto devono essere esclusi dagli attacchi militari a condizione che non siano usati militarmente. Come invece stanno facendo da tempo Hamas ed altre organizzazioni terroristiche.”
Terzi ha proseguito parlando dell’aggressione russa sulla quale “dobbiamo assolutamente mantenere la compattezza nel sostegno all’Ucraina ed essere generosi nell’affrontare l’aggressione genocida che sta subendo”.
Infine, ha toccato il tema del patto di stabilità: “dobbiamo cercare di bilanciare l’esigenza di disciplina fiscale con la flessibilità necessaria per affrontare le sfide economiche. Dobbiamo avere disciplina fiscale, credibilità e fiducia, ma anche garantire anticiclicità e i giusti incentivi per gli investimenti e le riforme che favoriscono la crescita e che rispondono alle nostre priorità europee condivise. Siamo consapevoli dei difficili negoziati sui requisiti aggiuntivi per garantire un’adeguata riduzione del rapporto debito/PIL. Per contro, chiediamo una maggiore flessibilità per alcune voci di spesa cruciali, tra cui la spesa militare per proteggere i valori europei e i nostri cittadini. In ogni caso, non dobbiamo ripetere gli errori del 2010-2012 quando vennero richieste a molti Stati membri – contemporaneamente – misure di contenimento fiscale”, così Giulio Terzi.