Terzo mandato. De Carlo (FdI): “Priorità sono programma condiviso e coalizione unita”

Squadra che vince non si cambia? “Sono d’accordo, e la squadra è il centrodestra unito”. Cedere il Veneto per la Lombardia? “Fratelli d’Italia è il partito di maggioranza relativa nelle due regioni, alle strategie preferisco la voce dei cittadini”. Il destino del presidente Zaia, dopo lo stop al terzo mandato? “Zaia è il presidente che ho votato per tre volte ed è un grande patrimonio del suo partito, la Lega; sarà lui, nella sua autonomia e confrontandosi con le sue segreterie, a decidere: per me può fare tutto, tranne il Presidente del Consiglio, perché Giorgia Meloni è assolutamente la migliore”. Luca De Carlo, senatore di Fratelli d’Italia e coordinatore veneto del partito, a tutto campo questa mattina a Gallio, nel Vicentino, in occasione della Spring School, la scuola politica giovanile che ha visto sul palco i segretari regionali dei partiti di centrodestra.

A tenere banco, la questione del “terzo mandato”, dopo che la Consulta lo chiaramente reso impossibile nelle regioni a statuto ordinario: “Credo che gli interessi dei cittadini oggi siano altri, ma credo anche che se questo dibattito fosse nato e si fosse sviluppato non nell’imminenza di una scadenza elettorale sarebbe stato più facilmente trasmissibile ai cittadini. Il rischio è che passi per una questione personale e non un’azione di principio, ma la politica deve occuparsi dei principi e non dei provvedimenti ad personam. Credo che sia necessario concentrarsi non sul “chi” governerà, ma sul come, e quindi su un programma condiviso dalla coalizione unita di centrodestra, che sicuramente governerà ancora il Veneto”.

Sulle tempistiche delle elezioni, “bene ha fatto il presidente Zaia a chiedere chiarimenti viste le differenze nelle norme, ma per me la gerarchia delle fonti resta “prima nazionale, poi regionale”: ripeto però che il problema non è il “quando”, ma il come, e continueremo a lavorare per presentarci uniti alle urne”.

“Nessuno vuole cancellare 15 anni del presidente Zaia: il Veneto da decenni gode del buon governo del centrodestra, e per tre volte ho votato Zaia presidente. Dimenticarlo vorrebbe dire cancellare anche la nostra storia, che oggi ci vede protagonisti in regione con quattro consiglieri e un assessore”, evidenzia ancora De Carlo.

“D’altra parte, mi sembrerebbe strano se la Lega decidesse di cedere il Veneto agli alleati senza farsi valere. D’altro canto, non credo che dovremmo guardare col bilancino a chi governa al Nord, al Centro o al Sud: Fratelli d’Italia in Veneto alle ultime elezioni europee ha preso il 37%. Le prossime saranno le elezioni in Veneto e dei veneti, e è a loro che va data voce; c’è chi vede questa regione come la linea del Piave? Ho fatto il sindaco sul Piave per 15 anni, e l’ho sentito cantare solo “non passa lo straniero”: qui stranieri non ce ne sono, ma dobbiamo ragionare assieme per il bene dei cittadini e non per i nostri obbiettivi partitici o personali. Credo che l’unitarietà di una coalizione vincente sia più importante delle – pur legittime –  ambizioni personali: il nostro mandato politico – da sindaco, da presidente o da parlamentare – è e deve essere quello di servire le nostre genti”.

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