Ancora una volta, la stampa straniera riconosce la caratura ormai internazionale di Giorgia Meloni. Quest’oggi “The Spectator” ha dedicato l’editoriale al Presidente del Consiglio italiano, elogiando la sua figura e ritornando sulle voci che vedevano a rischio la democrazia italiana ed europea dopo la sua ascesa a Palazzo Chigi. Giorgia Meloni, secondo il settimanale britannico, si è rivelata infatti molto più simile a una versione “mediterranea” di Margaret Thatcher che a “un’erede di Benito Mussolini”. L’analisi del settimanale si sofferma sull’alto consenso di cui Giorgia Meloni e il suo partito Fratelli d’Italia godono da oltre due anni, sottolineando come sia forte la possibilità che il partito conservatore italiano raggiunga molti più seggi al Parlamento europeo rispetto ad ogni altro movimento, in vista delle prossime elezioni europee. “Di conseguenza – ha proseguito il settimanale britannico – gli esponenti di punta della sinistra italiana, i cui partiti continuano ad andare male nei sondaggi, appaiono sempre più disperati. Solo nelle ultime due settimane hanno sofferto di due gravi attacchi di sindrome dell’uomo che sta annegando. In primo luogo, sono andati in delirio per una nuova legge minore che consente ai volontari pro-vita nelle cliniche di pianificazione familiare (consultori) di parlare faccia a faccia con le donne incinte che cercano di abortire, se quelle donne sono d’accordo. ‘Si tratta di uno spudorato attacco al diritto delle donne di abortire’, urlavano”. Poi il riferimento alla presunta censura Rai: “Si sono arrabbiati ancora di più per quella che, secondo loro, era la cancellazione da parte dei dirigenti dei programmi della Rai di un monologo di due minuti di uno scrittore di sinistra (Antonio Scurati). L’intellettuale voleva accusare Meloni di essere una ‘neofascista’ che ha permesso che ‘il fantasma del fascismo infestasse la democrazia italiana’. I dirigenti della sinistra urlavano: “Questa è una censura degna del Duce stesso” (Le loro grida non sono state censurate, naturalmente). Per giorni gli indignati oppositori della Meloni hanno fatto sì che i due episodi dominassero la conversazione nei talk show italiani, in prima pagina e sui social media, dove il più delle volte è la sinistra a dettare legge. È chiaro, tuttavia, che l’indignazione sia stata enormemente esagerata e in gran parte ingiustificata”.
Si tratta di un passo dal tono ironico, che tuttavia spiega bene come la sinistra italiana operi e di quanta e quale considerazione internazionale goda, soprattutto dopo le continue critiche pretestuose rivolte a un governo che, invece, lavora seriamente per il bene della Nazione. Non è la prima volta che Giorgia Meloni non solo viene elogiata dalla stampa internazionale, ma è anche paragonata alla statista britannica. Un paragone che inorgoglisce e che dimostra come Giorgia Meloni sia riuscita a risollevare la considerazione italiana agli occhi dei Paesi esteri.