“Nelle ultime ore si stanno facendo sempre più insistenti delle voci per cui sarebbero in atto delle pressioni da parte di alti funzionari del MEF su Cassa Depositi e Prestiti al fine di obbligarla a stipulare, entro il 4 agosto, un accordo con TIM che veda l’implementazione della rete unica di TLC, integrando verticalmente le infrastrutture di OF e di TIM sotto il controllo di quest’ultima. Fratelli d’Italia chiede al governo di sapere se è a conoscenza di questa vicenda e se non ritenga che un eventuale accordo di questo genere che riporta ad un monopolio della rete TLC in capo a un operatore verticalmente integrato provocherebbe un vasto contenzioso prodotto dalla legittima opposizione degli altri operatori concorrenti e suscettibile di produrre ostacoli e ritardi nella infrastrutturazione del Paese. Il ritorno del monopolio, inoltre, dell’operatore storico proprietario della rete in rame porterebbe al prevalere dell’interesse dei suoi azionisti nel ritardare la dismissione di questa rete e a diluire nel tempo gli investimenti nelle infrastrutture di nuova generazione come fibra, 5G, FWA. Va infine valutata la variabilità al ribasso del titolo di TIM, considerato l’acquisto di azioni TIM da parte di CDP, principale custode del risparmio degli italiani, con un posizionamento ben inferiore a € 0,40 da settimane e con una tendenza all’ulteriore ribasso, stando a quanto indicato dagli analisti delle principali banche d’affari londinesi”.
Lo dichiara Alessio Butti, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile Tlc di FDI annunciando una interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico e al ministro dell’Economia e delle Finanze.