“L’arresto, a Torino, di un terrorista Isis, già autore di testi in italiano di propaganda jihadista, suona come un campanello d’allarme che non va né ignorato né sottovalutato: è evidente come il rischio proselitismo sia concreto e reale. Tutto ciò che può favorire la diffusione, la propaganda e la radicalizzazione di posizioni pro-Daesh, comprese le occupazioni universitarie che diffondono odio e antisemitismo, deve trovare ferma condanna e concreto contrasto. Nel plaudere all’encomiabile e instancabile lavoro della Digos di Torino, è chiaro come serva un giro di vite che elimini e prevenga qualsiasi zona d’ombra”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia. “Il risultato – continua Roberto Ravello, dirigente regionale di Fratelli d’Italia – di trasformare le Università in moschee, con tanto di inno alla jihad, è proprio questo: rinvigorire la convinzione, da parte di lupi solitari o di gruppi più complessi, di poter perseguire indisturbati propositi terroristici e propagandistici in favore dell’Isis. Chi si muove nel torbido, usando la tragedia palestinese per fare breccia nelle coscienze e diffondere il germe dell’odio, va fermato con ogni mezzo”.