Torselli (FdI): “Finché non si mette freno all’e-commerce cinese, ingiusto chiedere sacrifici ad aziende pratesi”

“Ogni giorno in Europa arrivano milioni di pacchi da piattaforme e-commerce, per il 90% dalla Cina, con prodotti sotto i 150 euro che sfuggono ai controlli doganali e non pagano dazi. Una concorrenza sleale che colpisce in modo diretto e drammatico distretti produttivi d’eccellenza come quello del tessile di Prato.”

Lo dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, intervenuto ieri in plenaria al Parlamento europeo.

“Le aziende del nostro distretto, non solo si sono sempre impegnate per garantire qualità e sicurezza, ma si sono anche sempre dette disponibili ad affrontare costi e sacrifici per migliorare ulteriormente il prodotto. È inaccettabile però che tutto questo avvenga mentre si tollera un mercato fatto da milioni di articoli non conformi che quotidianamente invadono il mercato europeo, favorendo la contraffazione e alimentando una concorrenza sleale che vale 5 miliardi di spedizioni l’anno. È tempo che l’Europa protegga il proprio tessuto produttivo e la salute dei cittadini intervenendo con urgenza sull’e-commerce extra UE, a partire da controlli veri e dazi equi. Solo così potremo parlare di sostenibilità e competitività senza ipocrisia. Il distretto di Prato è un simbolo di qualità, economia circolare e lavoro vero. Non può essere sacrificato sull’altare della globalizzazione senza regole.”

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