“Non vi è volontà da parte di Fratelli d’Italia di abrogare il reato di tortura, ma di tipizzarlo in modo molto nitido così come è nelle convenzioni internazionali. Lo chiariamo alla sinistra che pretestuosamente ci attacca ben conscia che non vi è adeguata chiarezza nella lettera dell’art. 613 bis del codice penale. Riteniamo che la PdL possa essere un’utile base per un confronto con le altre forze politiche per migliorare la disciplina del reato di tortura come oggi codificato.
Soprattutto per evitare che fantasiose incriminazioni si concludano con clamorose assoluzioni. È inoltre attuale il rischio che le forze dell’ordine debbano guardarsi loro dai delinquenti. Le stesse vanno invece rispettate e messe in condizione di fare il proprio lavoro. Questo non significa riservare immunità alcuna a chi dovesse sbagliare.
Non ci sorprende il fatto che consumati incantatori di serpenti, in disperata ricerca di consensi elettorali, vogliamo nascondere tutto ciò rilasciando dichiarazioni mendaci”.
Lo dichiara Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.