Tragedia alla sala concerti di Mosca: l’attentato è stato rivendicato dal nucleo terroristico “ISIS-K”

Ieri sera, nella Crocus City Hall, sala concerti situata ai margini di Mosca, è stato perorato un attentato terroristico immenso che ha portato al ferimento ed alla morte di una quantità spropositata di persone: sembra che 115 siano state uccise mentre 107 siano state ferite, alcune di loro sono in condizioni critiche, mentre i numeri sono ancora in aggiornamento.

Una diramazione jihadista, che porta il nome di ISIS-K, sembra aver rivendicato l’attacco di ieri: secondo un’analisi di Colin Clarke, studioso di antiterrorismo del Soufan Group, il progetto è stato sviluppato in 2 anni dall’organizzazione criminale.

L’ISIS-K, avrebbe colpito la Russia per gli interventi portati a termine in Cecenia, Siria ed Afghanistan: sembra che i funzionari statunitensi avessero già avvertito i loro corrispettivi russi di un possibile attacco, già da qualche tempo, purtroppo però l’evento non è stato sventato, provocando così uno svolgimento catastrofico sul suolo russo.

Nel frattempo, l’FSB, intelligence russa, sembra aver arrestato 11 persone, tra cui ci sono i 4 terroristi dell’attacco avvenuto nella serata di ieri; Incomprensibilmente, Dmitry Medvedev ha accusato l’Ucraina del terribile massacro, nonostante questo sia stato già rivendicato dall’organizzazione terroristica ISIS-K. Andrey Yusov, dalla Direzione principale dell’intelligence appartenente al Ministero della Difesa ucraino, avrebbe fatto intendere che la responsabilità sia nelle mani del Regime di Putin, asserendo che egli potrebbe aver commesso crimini contro i suoi cittadini tramite i suoi servizi speciali.

Aldilà delle reciproche accuse, dettate evidentemente dall’isteria causata da un tragedia come questa, l’attentato islamico sembra piuttosto plausibile: così come l’Europa, anche la Russia ora sembra doversi preoccupare maggiormente delle cellule terroristiche dello Stato islamico sul proprio suolo. Nel frattempo, il Sindaco di Mosca, Sergey Sobanyn, sembra aver cancellato tutti gli eventi previsti per il week-end, mentre la popolazione ritorna con un flashback all’attentato dei musulmani ceceni avvenuto nell’anno 2002, in cui morirono 170 persone.

Tecnicamente la Russia in questo momento potrebbe trovarsi in difficoltà anche con le alleanze BRICS, considerando che tra queste c’è l’Iran, il quale di certo non è affatto moderato nelle sue posizioni islamiste: sarà forse difficile per i due continuare a collaborare, vista la sensibile situazione in cui si trova attualmente il Cremlino, che dovrà gestire la propria invasione illegittima in Ucraina, tenendo conto della propria sicurezza interna, ora più che mai messa alla prova da un attacco piuttosto terrificante.

Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano, ha espresso il proprio cordoglio per le vittime civili russe innocenti dell’attentato, condannando l’attentato terroristico da parte del Governo italiano. Anche Guido Crosetto, Ministro della Difesa, ha espresso la propria vicinanza alla famiglie delle vittime e dei feriti in un tweet su X.

Lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato la propria condanna all’attacco terroristico contro i civili russi, asserendo che ogni forma di terrorismo vada combattuta con un impegno comune a livello internazionale.

Tra le innumerevoli tensioni in Europa e Medioriente, un evento come questo destabilizza ancor di più gli scenari attuali, un gesto deprecabile che però ci fa comprendere quanto il terrorismo islamico sia ancora diffuso non soltanto in Europa ma anche nel resto del mondo: sarà opportuno quindi, anche per l’Occidente, tenere la guardia alta rafforzando la sicurezza nazionale, al fine di sventare -prima che si verifichino – stragi come quella avvenuta ieri a Mosca.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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