“Oggi Autolinee Toscane è intervenuta, per la prima volta, in Commissione trasporti a seguito della nostra richiesta di riferire sull’andamento del servizio e l’applicazione del contratto. Il prossimo primo marzo, saranno ascoltati i sindacati per ciò che riguarda i dipendenti della società.
Autolinee Toscane ha risposto – parzialmente – alle nostre domande e ha ovviamente minimizzato le inefficienze registrate sulla rete del trasporto su gomma segnalateci dagli utenti. La società ha anche detto di aver elaborato una prima bozza di piano di razionalizzazione delle linee meno frequentate, cosiddette ‘a fascia debole’. Non conosciamo le intenzioni di Autolinee Toscane ma temiamo che con il gestore unico le aree più povere della Regione possano perdere un servizio essenziale come il trasporto pubblico.
In merito all’aumento del costo degli abbonamenti trimestrali di alcune tratte, Autolinee Toscane ha dichiarato di non aver competenza sulle tariffe, ma di essersi limitata ad aver rivisto le tariffe ricalcolando il chilometraggio dei percorsi. Così alcune tratte urbane sono diventate extra-urbane. Su questo ci siamo riservati di fare ulteriori approfondimenti. Insomma, alla fine ci rimettono sempre i cittadini che, in alcuni casi, vedono lievitare il costo dell’abbonamento di qualche centinaio di euro all’anno.
Infine, il Consiglio regionale della Toscana deve essere messo nelle condizioni di poter controllare l’applicazione dei contratti di servizio. Per questo chiediamo che sia dotato di strutture tecniche idonee a consentirci di conoscere assiduamente i dati del tpl, le scelte decisionali e le analisi degli uffici regionali”. Lo dichiara Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e vice-presidente della Commissione trasporti.