“Le compagnie aeree che offrono la priorità d’imbarco a pagamento dovrebbero assicurarsi che questa sia effettivamente garantita dagli aeroporti e dal personale di terra, in linea con quanto promesso e pagato dai passeggeri. Si riscontra, troppo spesso, una discrasia tra il servizio acquistato e l’esperienza reale. La priorità d’imbarco si traduce di frequente in un mero primo accesso al banco controlli, per poi confluire in aree (corridoi o sale d’attesa temporanee) dove i passeggeri “prioritari” si ritrovano ad attendere insieme ai passeggeri che non hanno acquistato il servizio”.
Lo dichiara Salvatore Deidda, deputato FdI e Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati.
“Situazioni analoghe si verificano quando il trasferimento all’aeromobile avviene tramite bus navetta: spesso, sia i passeggeri prioritari sia quelli non prioritari vengono fatti salire contemporaneamente sullo stesso mezzo. Queste pratiche rendono il servizio di priorità d’imbarco di fatto inefficace e non conforme a quanto pagato, configurandosi come un “non servizio” e generando frustrazione e situazioni imbarazzanti per i viaggiatori. Per tale motivo, ho inviato una segnalazione all’ENAC, indirizzata al Presidente Di Palma, al fine di verificare queste procedure e adottare le misure necessarie per garantire il rispetto dei diritti dei consumatori e l’effettiva erogazione dei servizi accessori acquistati”, conclude Deidda.