Trasporti, Donazzan (FdI-ECR): “Puntare su formazione ed equità dei costi per giusta concorrenza in Ue”

“Investire nella formazione professionale, attrarre i giovani alla buona occupazione in un ambito strategico della nostra economia che necessita di capitale umano altamente qualificato e, al contempo, aggiornare in sede europea il perimetro delle norme per un nuovo equilibrio fra l’utilizzo di nuove tecnologie, più sicurezza stradale e minore burocrazia e costi che impattano sulle imprese. È necessaria una maggiore armonia fra equità e concorrenza in Ue”.

Così la vicepresidente della commissione ITRE al Parlamento europeo, Elena Donazzan, a margine dell’evento promosso a Bruxelles dall’Organizzazione mondiale del trasporto su strada (Irv).

Secondo Anav, l’Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori, servirebbero 15mila assunzioni per coprire il fabbisogno di autisti di autobus in Italia.

Dalle stime mancherebbero nell’immediato almeno 5mila autisti soprattutto al centro-nord, per un settore che conta 6mila aziende 70mila autobus e 120mila addetti.

A giocare un ruolo chiave per il settore, pertanto, è la formazione: “Avendo ricoperto il ruolo di assessore regionale posso dire sulla base dei numeri che il Veneto è stato antesignano di un modello – dichiara l’eurodeputata di Fratelli d’Italia – con la creazione del sistema Its Academy costituito da Istituti tecnologici superiori fra i quali, a titolo esemplificativo, quello per la logistica e la mobilità sostenibile di Verona e Venezia, l’Its Marco Polo.

Come assessore – afferma Donazzan – ho anche stipulato un accordo con alcune aziende pubbliche di trasporto e con associazioni di artigiani, finanziando, in parte, con il Fondo sociale europeo il costo della formazione dei conducenti e l’ottenimento delle patenti”.

Considerano, infatti, solamente il progetto IFTS “Tecniche per la conduzione di mezzi per il trasporto pubblico locale”, e l’anno scolastico 2023/2024, in Veneto sono state formate più di 50 figure professionali specializzate nella mobilità sostenibile del territorio, in partenariato con le aziende del trasporto pubblico di Verona, Vicenza e del Veneto Orientale.

“Un altro argomento rilevante che deve essere affrontato è la grande differenza dei costi del lavoro – continua Donazzan – che causa una concorrenza sleale tra le imprese di trasporto stradale dell’Europa orientale e quelle dell’Europa occidentale. Dobbiamo lavorare insieme per garantire un ambiente di lavoro equo, per il benessere dei conducenti e tra le imprese”.

“Sono convinta inoltre che l’Ue debba stipulare accordi sulle patenti di guida con i Paesi terzi come prevede il Piano Mattei italiano. Abbiamo l’assoluta necessità che solo lavoratori qualificati entrino nel mercato del lavoro dell’Ue – chiosa Donazzan – in modo da garantire la sicurezza e le competenze nel settore dei trasporti stradali, che è un settore sensibile con un forte impatto sociale”.

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