Dopo 12 giorni di escalation militare sembrava arrivato il cessate il fuoco tra Iran e Israele. Ad annunciarlo era stato il presidente degli Usa, Donald Trump: “Mi congratulo con entrambi i Paesi per aver avuto il coraggio e l’intelligenza di porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata la Guerra dei 12 giorni”. Tuttavia, due missili balistici intercettati da Israele, scrive il Times of Israel, sono stati lanciati dall’Iran dopo che era entrata in vigore la tregua.
Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato di aver dato istruzioni all’Idf di “rispondere con forza alla violazione del cessate il fuoco da parte dell’Iran con attacchi intensi contro obiettivi del regime nel cuore di Teheran”. L’Iran nega ogni responsabilità, nella dichiarazione del Supremo consiglio per la sicurezza nazionale si parla di restare “con le mani sul grilletto, pronte a dare una risposta decisa” a “qualsiasi atto di aggressione”.
Meloni: “Situazione complicata”
Regna dunque l’incertezza, è Giorgia Meloni a parlare della situazione: “Questa mattina era uno scenario che andava esattamente nella direzione, diciamo, che auspicavamo e nella direzione per la quale stiamo lavorando. Ora la situazione si è nuovamente complicata. Da parte iraniana è stata violata la tregua. Israele potrebbe rispondere a questa violazione della tregua con una risposta che si spera e dovrebbe essere commisurata e simmetrica, ma bisogna anche registrare che l’Iran dopo la violazione della tregua ha confermato la volontà di mantenere la tregua”. Così il presidente del Consiglio nell’Aula del Senato nel corso della replica al dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo e sulla situazione in Medio Oriente. “Siamo ancora fiduciosi del fatto – ha aggiunto – che si possa andare avanti con una tregua, che dalla tregua si possa tornare a quelle negoziazioni, per le quali l’Italia ha lavorato fin dall’inizio”.
Accordo sul cessate il fuoco confermato da Iran e Israele
Nella notte il presidente degli Stati Uniti aveva annunciato sul suo social Truth il capolavoro diplomatico: “Questa è una guerra che avrebbe potuto durare anni e distruggere l’intero Medioriente, ma non l’ha fatto e non lo farà mai! Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica il Medioriente, Dio benedica gli Stati Uniti d’America e Dio benedica il mondo”. Notizia confermata sia dall’Iran sia da Israele. L’agenzia di stampa iraniana Fars, vicina al governo di Teheran, riferisce che “dopo l’ultimo attacco missilistico il cessate il fuoco con Israele è iniziato alle 7.30 del mattino ora di Teheran”. “Alla luce del raggiungimento degli obiettivi dell’operazione e in pieno coordinamento con il presidente Trump, Israele ha accettato la proposta del presidente per un cessate il fuoco bilaterale”. È quanto si legge in una nota diffusa dall’ufficio del premier Benjamin Netanyahu. “Israele ringrazia il presidente Trump e gli Stati Uniti per il loro sostegno nella difesa e la loro partecipazione nell’eliminare la minaccia nucleare iraniana – prosegue la nota del governo israeliano -. Con l’operazione lo Stato di Israele ha raggiunto traguardi storici e si è posto alla pari con le potenze mondiali. È un grande successo per il popolo di Israele e per i suoi combattenti che hanno rimosso le due minacce esistenziali per il nostro Stato e garantito l’eternità di Israele”.
Tregua violata dall’Iran
La tregua era scattata alle 6 ora italiana e avrebbe dovuto durare 12 ore. Secondo quanto riporta Axios dopo l’attacco alla base americana in Qatar, di cui Trump era stato avvisato in anticipo dai vertici iraniani così da poter evacuare il contingente americano, l’Iran aveva trasmesso alla Casa Bianca, tramite il Qatar, un messaggio in cui dichiarava che gli attacchi sarebbero terminati. Paradossalmente, l’attacco simbolico alle basi americane vuote da parte dell’Iran aveva accelerato i negoziati, con Trump che aveva apprezzato il comportamento iraniano di avvisare gli Usa prima dell’attacco. Sempre secondo Barak Ravid, il corrispondente di Axios, la Casa Bianca aveva sottolineato all’Iran che non avrebbe risposto militarmente all’attacco iraniano e che gli Stati Uniti erano pronti a riprendere i negoziati per un accordo sul nucleare. Tutto ciò era successo prima del presunto attacco iraniano degli ultimi minuti che getta di nuovo nell’incertezza il mondo intero, con le diplomazie dei paesi coinvolti al lavoro per evitare una ripresa dell’escalation.