“Se non fosse per la totale irrilevanza della sedicente organizzazione ‘Risveglio Tirolese’, costituita da nostalgici dell’impero austroungarico affetti da indomabile spirito di sudditanza, la presa di posizione con cui oggi si dichiara quello di Cesare Battisti un falso mito, e si colpisce con volgarità la memoria dell’irredentismo nazionale, costituirebbe un atto di brutale revisionismo storico capace di far impallidire chiunque abbia un minimo di consapevolezza delle vicende che hanno riguardato la storia del Trentino- Alto Adige. Il negare il diritto alla memoria della vicenda dolorosa dell’eroismo di Cesare Battisti, di cui è intrisa l’identità dell’intera Nazione e del Trentino, costituisce un atto di oltraggio verso – in primo luogo – lo stesso Trentino. Come nipote di un patriota trentino, il cui nome risulta citato nella letteratura del tempo, ossia Camillo Gentilini, avverto il senso di disgusto verso un approccio ideologico frutto di una sottomissione intellettuale intrisa di nostalgismo, volta a rinnegare la storia dell’irredentismo e anche, più in generale, quella trentina, ad iniziare dalla figura di Alcide De Gasperi. Intendo lavare un’onta che offende la cultura e la storia del Trentino e dell’Italia intera e riconsegnare, subito dopo, la questione all’unico destino che merita: quello dell’oblio”. Lo dichiara Alessandro Urzì, deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale per il partito del Trentino-Alto Adige.