Trento, Urzì (FdI): Università occupata da orfani della guerra, autorità intervengano

“Rieccoci con le solite violenze:  figli di papà che possono permettersi di soggiornare in università fuori corso per anni, senza alcun bisogno di trovarsi un lavoro, ancora una volta hanno occupato l’università di Trento (facoltà di sociologia, dove sono nate le brigate rosse di Renato Curcio e Mara Cagol) impedendo alla gioventù sana, che vuole affermarsi con la fatica dei propri genitori, di accedere alle lezioni e agli esami dopo mesi di sacrifici e di studio. È la solita messa in scena patetica da parte di orfani della guerra che protestano contro la pace di fronte alla quale allo stato attuale si risponde con buonismo e buffetti. Qui non si sta parlando di legittima manifestazione del pensiero, ma di violento sopruso contro i diritti di ragazzi perbene a cui viene negato quello per cui si iscrivono alle università, con la scusa del confitto israelo- palestinese. Dinanzi a questi provocatori di professione, mi appello alle autorità universitarie che hanno il dovere di reagire con gli strumenti che sono loro propri, richiedendo anche l’intervento della forza pubblica di polizia e carabinieri per salvaguardare diritti costituzionali della parte sana di questo paese. Girarsi dall’altra significherebbe esserne complici”.

Così Alessandro Urzì, deputato e coordinatore regionale di Fratelli D’Italia del Trentino Alto Adige.

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