Il Ministro dell’Economia Giovanni Tria aveva già confermato che il DEF – Documento di Economia e Finanza attualmente in vigore prevede l’ aumento dell’ IVA e delle accise al 1 gennaio 2020.
Si tratta di un aumento che andrà a incidere su ogni famiglia per circa 1000 euro l’anno. Non felice di questo, oggi ha annunciato anche la volontà di togliere gli 80 euro mensili che percepiscono tutti i lavoratori dipendenti e assimilati con un reddito annuale lordo compreso tra gli 8.174 ed i 24.600 euro.
Così facendo, il Governo giallo-verde toglie ulteriori soldi alle famiglie per un totale di ulteriori 960 euro in meno all’anno. Va ricordato che le forze di destra hanno sempre contestato la misura degli 80 euro perchè rivolta solo ai dipendenti escludendo alcune categorie bisognose di supporto come i lavoratori autonomi o chi percepisce meno di 9mila euro l’anno. Ma la soluzione non era certo quella di toglierla, bensì di estenderla.
Quindi, facendo due conti, un qualsiasi lavoratore dipendente che guadagna fino a 24600 euro all’anno come molti dipendenti pubblici, insegnanti, operai, Forze dell’Ordine, si ritroveranno tra la maggiore spesa a causa dell’aumento dell’iva e delle accise e il taglio degli 80 euro con circa duemila euro in meno ogni anno.
Tuttavia, nelle ultime ore, qualcuno deve aver fatto notare a Tria che tra pochissimi giorni si vota per le elezioni europee e quindi il Ministro ha provato ad aggiustare il tiro dicendo che forse i soldi si troveranno altrove.
A modo suo ci ha messo una toppa, ma la realtà dei conti e delle manovre di questo Governo non ci fa stare per niente tranquilli.