“Profondamente sconvolti dall’attentato subito da Donald Trump, finito nel suo miracoloso ferimento e con una vittima innocente tra i presenti.
Una violenza che sta dilagando nei confronti dei leader politici che impone una riflessione sui toni da usare nel confronto quotidiano e chiama in causa molti altri artefici di una polarizzazione che in Occidente viene volutamente portata all’estremo per creare il terrore del cambiamento, l’opposto esatto della democrazia che dovrebbe fondarsi su una sana alternanza.
Assistere all’omicidio, praticamente consumato e non concretizzatosi per un mero colpo di fortuna, del candidato alla guida del più potente Stato occidentale dimostra la debolezza della democrazia che tutti, ma proprio tutti, dovremmo difendere. Si parlerà legittimamente in queste ore del buco dei controlli, del perché l’attentatore si sia potuto trovare indisturbato lì, mentre resta da sottolineare la prontezza di spirito e di reazione di Trump che probabilmente ha evitato una tragedia di più vaste proporzioni. Un lucido combattente al quale oggi tutto il mondo esprime solidarietà e pronta guarigione. Ma il male della democrazia oggi appare chiaro nella sua drammaticità: la tracimazione del confronto politico nella violenza verbale che poi qualcuno, chissà se un cane sciolto o la pedina di un complotto, trasforma in violenza fisica”.
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.