“Ecco cosa si raccoglie quando si semina odio. Il tentativo di assassinare Donald Trump, che ha portato al ferimento dell’ex Presidente USA e purtroppo anche alla morte di un suo malcapitato supporter, è l’inevitabile e prevedibile frutto della disumanizzazione dell’avversario politico. Prima si usa l’arma della delegittimazione dell’avversario per per arrivare a demonizzarlo, poi ci si meraviglia se un prodotto di quell’odio prende una carabina e spara per uccidere? No, nessuno finga di meravigliarsi, men che meno chi ha la coscienza sporca. La cosa più sconcertante, inoltre, è che in quella che viene spesso definita come la più grande democrazia del mondo, gran parte dei media del mainstream americano hanno chiaramente minimizzato quanto accaduto, usando il consueto doppio standard e cercando di mistificare la verità arrivando a dare addirittura la patente di “repubblicano” e quindi “di destra” all’attentatore, quando in realtà lo stesso scriveva post intrisi di odio proprio contro Trump ed il partito repubblicano.
Chissà se quello che è successo negli Stati Uniti saprà consigliare a chi semina odio ed è nemico del confronto politico, che i cattivi maestri troppo spesso difesi vanno invece isolati e marginalizzati. La mia solidarietà e vicinanza a Donald Trump, alla famiglia dell’uomo assassinato ed al Partito Repubblicano americano”.
Lo dichiara il vice presidente vicario di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon.