“Buone notizie per la montagna modenese, il Ministero del Turismo, in coerenza con la legge di bilancio, ha provveduto a stanziare un fondo nazionale di conto capitale attraverso il quale finanziare lavori di ammodernamento delle nostre montagne e grazie al lavoro della Commissione Turismo delle Regioni molti quattrini arriveranno a cascata anche nel nostro Appennino”, commenta il Sen. Michele Barcaiuolo, di Fratelli d’Italia.
Nello specifico, 3 milioni e 560 mila euro per 8 progetti che la regione Emilia-Romagna, pare strettamente consigliata dalla Provincia di Modena, ha scelto come i più idonei ad essere finanziati e che rispecchiano in toto i requisiti, tra cui quello di andare a “potenziare e riqualificare le stazioni sciistiche dell’appennino regionale, in ottica di sviluppo del c.d. turismo bianco ma anche di quello c.d verde, promuovendo la destagionalizzazione delle nostre montagne”.
Arriverà 1milione di euro ai Comuni di Sestola e Fanano per la sostituzione della seggiovia del secondo tronco del Cimoncino, che i più appassionati sanno essere raramente in funzione anche a causa del poco manto nevoso concesso dal cielo in questi ultimi anni. Arriverà dal Ministero 500.000 euro per il Comune di Montecreto per il riammodernamento della seggiovia Stellaro-Rovinella.
61.000€ a Frassinoro per l’innevamento artificiale della stazione di fondo, 106.000€ a Pievepelago per una nuova cabina elettrica, 68.000€ a Lama Mocogno per il nuovo tappeto di risalita.
“In questa pioggia di finanziamenti, che sono una boccata di ossigeno per i comuni del Cimone, stupisce tuttavia l’assenza, dai progetti finanziabili, di quello del Comune di Riolunato, che con una richiesta di 60.000€ avrebbe finalmente sistemato l’accesso dalla strada alle piste de Le Polle, spesso teatro di infortuni e cadute a causa della formazione di grosse lastre di ghiaccio su terreno scosceso”, fa notare Federica Galloni, responsabile turismo di Fratelli d’Italia.
A Regione e Provincia di Modena sarebbe bastato ragionare anche sulla base degli incassi delle singole stazioni: con una “mentalità da grande azienda”, verrebbe naturale finanziare chi genera introito maggiore e quindi garantisce occupazione e ritorno economico.
“Su un plafond di 3.560.000€ non credo fosse un problema trovare 60.000€ per un progetto volto a rendere più sicuro l’accesso ad una delle località più fruite dell’Appennino, meta di vacanze per famiglie e bambini. Hanno plasmato i fondi su 8 progetti, 5 di questi in Appennino modenese, e vorrei davvero non pensare che la scelta sia caduta sulle Amministrazioni politicamente vicine a Provincia e Regione… Sarebbe bastato un minimo sforzo, recuperando poche migliaia di euro da ogni progetto, ma forse è davvero mancata la volontà di farlo”, chiosa il Senatore Michele Barcaiuolo.