“Il Governo intervenga immediatamente e garantisca gli indennizzi ai maestri di sci, una misura indispensabile per la sopravvivenza di migliaia di persone e delle loro famiglie. Solo in Lombardia i maestri sono oltre 2.700, con 64 scuole di sci riconosciute: veri e propri ambasciatori della montagna, hanno un ruolo fondamentale nella valorizzazione dei territori. Con il loro impegno danno slancio all’economia locale e ‘creano’ turismo. Il Governo ha chiuso gli impianti, ma si è dimenticato di loro, è incredibile”.
Interviene così Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia ed esponente di Fratelli d’Italia, a favore della categoria dei maestri di sci, in forte difficoltà dopo la chiusura degli impianti sciistici.
“A tal proposito – aggiunge Lara Magoni – ringrazio pubblicamente Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, per avere immediatamente accolto il grido d’aiuto della categoria e aver proposto un ordine del giorno a sostegno dei maestri di sci, che oggi è stato discusso in aula e approvato all’unanimità. Una grande vittoria di Fratelli d’Italia e un segnale fondamentale per il Governo affinché si affretti ad adottare misure straordinarie a loro favore, stanziando le risorse necessarie a finanziare un contributo compreso tra il 60 e l’80% della media degli incassi fatturati nelle ultime tre stagioni. Dal 1997 sono iscritta al Collegio dei Maestri di Sci di Regione Lombardia e conosco molto bene questa professione. Il Governo si dimostra incapace di prendere decisioni, e così lascia nell’incertezza il mondo della montagna, già fortemente in difficoltà”.
“Sono orgogliosa che ancora una volta Fratelli d’Italia dimostri vicinanza al sistema economico turistico, anche grazie ad un Dipartimento molto attivo nell’ascolto delle tante istanze che non trovano attenzione e sostegno dal ministro Franceschini. FdI non lascia indietro nessuno e condurrà questa battaglia di civiltà in tutte le sedi opportune, affinché vengano riconosciuti i diritti dei tanti lavoratori messi in ginocchio dalle politiche scellerate di questo Governo”, conclude Lara Magoni.