Turismo. Strategie fallimentari del Governo dei “migliori”.

L’estate è ormai alle porte e ancora non è chiaro quale sia la strategia governativa messa in atto per far sì che gli italiani possano programmare per tempo le loro vacanze. Tra stop and go, tra proposte raffazzonate e bizzarrie varie, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia sta cercando di dar vita ad un piano in grado di soddisfare le aspettative di chi desidera visitare il nostro Paese. Tuttavia, la sua posizione appare minoritaria, dal momento che nel governo non è chiaro cosa si possa o non si possa fare per l’estate prossima.

Garavaglia, che è stato nominato ministro in quota Lega, è sempre più isolato nell’esecutivo rispetto al ruolo giocato dal suo partito all’interno della squadra messa in campo da Mario Draghi. E’ infatti evidente che Salvini sia rimasto col cerino in mano e che alle sue strategie politiche non venga poi dato corso: prevalgono i veti imposti dal Pd ma soprattutto dai Cinque Stelle, veri azionari di maggioranza di questo governo.

Cosa si potrebbe fare allora per far ripartire il comparto turistico? Giorgia Meloni lo ha spiegato molto bene, chiedendo al governo di mettere in campo azioni efficaci per far prenotare agli italiani le vacanze in tutta sicurezza. “Per Pasqua – ha dichiarato la Meloni – è vietato spostarsi tra regioni in Italia, ma puoi andare in vacanza all’estero. Non mi posso muovere fuori dal mio Comune ma posso volare alle Canarie. E’ inaccettabile”. Già, inaccettabile.

Basterebbe infatti che il governo Draghi segnasse non tanto un cambio di passo – che nella terminologia comune è da sfigati – ma mettesse in atto dei segnali di discontinuità rispetto al lavoro svolto da Conte. In che modo? Ponendo anzitutto fine alla pratica del lockdown e riaprendo gli esercizi commerciali che si sono dotati dei dispositivi di sicurezza per accogliere clienti e visitatori. A ben vedere, si tratta di provvedimenti che richiedono brevissimo tempo per essere emanati ma che – evidentemente – non si vuole attuare per tutelare interessi che i comuni mortali non possono conoscere.

E’ chiaro che la ripartenza dovrà avvenire anche dal comparto turistico, a cui sono legati i settori della ristorazione, del benessere e dei centri termali. Il ministro Garavaglia, seppur proponga qualcosa di utile, è isolato e non supportato dal suo stesso partito. Occorrono della azioni di ampio respiro, finalizzate a tutelare anzitutto il turismo italiano, mentre il governo spende soldi e parole per spedire gli italiani all’estero.

Insomma, è tutto un po’ campato per aria. Fratelli d’Italia continuerà a far sentire la propria voce, facendosi interprete delle esigenze di operatori turistici, ristoratori, commercianti e imprenditori. Una via alternativa da percorre c’è ed esiste già: è quella del buon senso e della buona politica.

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Ros Etta
Ros Etta
Angelica Stramazzi (Anagni, 1986), giornalista pubblicista. Ha studiato Scienze Politiche presso la Luiss "Guido Carli" di Roma; attualmente iscritta al corso di laurea in Relazioni internazionali per lo sviluppo economico (Universitas Mercatorum), scrive di politica da oltre dieci anni. Collabora con il mensile Il Monocolo e diverse testate online.

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