«Destano scalpore gli ultimi sviluppi sulla morte di Alessandro Venier, il trentacinquenne di Gemona che, secondo l’accusa è stato ucciso e fatto a pezzi dalla compagna e dalla madre, rea confessa. A distanza di un mese dall’uccisione, sarà infatti proprio quest’ultima a disporre delle spoglie del figlio che, secondo quanto è emerso, ha assassinato, decidendo non solo la data dei funerali, ma anche la sepoltura e una eventuale cremazione. Ciò, oltre a essere eticamente inaccettabile, potrebbe influire gravemente sulle indagini e sull’esito processuale. Un vero paradosso, un’aberrazione consentita dall’attuale legislazione in Italia, che prevede che, in assenza di testamento, a disporre della salma del defunto sia il parente più prossimo. Al Senato abbiamo approvato con voto unanime un disegno di legge sulle spoglie mortali delle vittime di omicidio. Una norma che interviene impedendo che un indagato di omicidio possa disporre del corpo della vittima. Mi auguro che alla Camera, dove il disegno di legge è in attesa dell’approvazione dell’aula, venga accelerato l’iter, così che il paradosso del caso Venier sia davvero l’ultimo nella storia d’Italia».
Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama.