“In occasione dell’audizione del Capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, sulle tematiche relative all’accoglienza dei profughi ucraini, ho voluto esprimere delle osservazioni sulla necessità di rivedere gli avvisi per la presentazione delle manifestazioni d’interesse dedicati all’emergenza umanitaria in atto. Mi sono fatta portavoce delle preoccupazioni di molti enti del terzo settore che – stando ai criteri previsti dall’avviso pubblicato dalla Protezione Civile – sono esclusi a causa dei parametri non congrui fissati. Escludere a priori le piccole realtà, che non sono in grado di offrire un minimo di 300 e un massimo di 3000 posti letto, è una decisione incomprensibile da cui deriva la sostanziale esclusione di una pluralità di Enti che sono per impegno, storia e competenza da sempre in prima linea nell’affrontare le emergenze umanitarie. Pertanto, come FdI, chiederemo una modifica radicale di queste metriche che rappresentano un errore non trascurabile da parte del Dipartimento. A tale preoccupazione – come denunciato dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza– si somma l’emergenza che coinvolge i minori non accompagnati, i quali rischiano in termini di sparizioni, tratta, traffico di organi e sfruttamento. Per questo è necessario attivare un monitoraggio tempestivo dei flussi di profughi, attraverso una più massiccia presenza di osservatori dell’Unione Europea impegnati nell’aiutare le autorità degli Stati che confinano con l’Ucraina, al fine di monitorare e individuare le situazioni di rischio per i minori. Serve uno sforzo comune per affrontare un’emergenza dalle mille sfumature, nella quale i più esposti sono come sempre i minori”.
Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo FdI in commissione Affari sociali e in Bicamerale Infanzia e Adolescenza.