“Il tentativo del Governo di attribuire alla guerra in Ucraina il mancato raggiungimento degli obiettivi economici fissati dall’esecutivo va rispedito al mittente. Già a gennaio il FMI aveva rivisto sotto al 4% le stime di crescita dell’Italia, l’inflazione si era attestata a livelli record sin da fine febbraio dopo mesi di crescita costante, lo spread aveva toccato quota 170 punti a metà febbraio, ad un anno esatto all’insediamento del Governo quando era a 90 punti base. E si potrebbe proseguire a lungo nell’elenco degli indicatori economici che attestano come quanto sta avvenendo in Ucraina costituisca certamente un’amplificazione dei risultati negativi del Governo, ma non certo la causa scatenante. Anche sulla gestione economica il Governo dei migliori, nato proprio per conseguire i migliori risultati, dimostra quindi la sua inadeguatezza. Attribuire allo scenario internazionale le responsabilità di questi risultati economici insoddisfacenti è un tentativo di strumentalizzare vicende drammatiche che si commenta da solo”. Lo dichiara Galeazzo Bignami, deputato e responsabile nazionale Dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.