“Le comunicazioni del presidente Draghi sono state all’insegna del non dire piuttosto che dire, ha usato sfumature per non scontentare nessuno in una maggioranza divisa soprattutto sulla politica estera quando è in corso una guerra a 700 chilometri dal confine con Trieste”.
Lo ha dichiarato in aula il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Luca Ciriani.
“Qual è la politica estera del governo italiano – si chiede Ciriani – o piuttosto dobbiamo osservare che ci sono tante politiche estere quanti sono i partiti che compongono la maggioranza? Il viaggio a Kiev di Draghi è avvento a tre mesi di distanza da quello dei leader di Conservatori europei, mentre in Italia nella maggioranza volavano gli stracci e il ministro degli Esteri veniva sfiduciato dal suo stesso partito, fatto estremamente grave per il nostro prestigio e la nostra reputazione internazionale”.
“Fratelli d’Italia – conclude Ciriani – non è la stampella di questo governo, siamo orgogliosamente l’unica forza di opposizione e siamo quelli che fanno quello che dicono, facciamo soltanto l’interesse dell’Italia senza chiedere nulla in cambio e per quanto ci riguarda questo è per noi solo quello che conta”.