“Non siamo in economia di guerra, ma purtroppo ci manca poco. Già eravamo in crisi prima della guerra per l’aumento dei costi energetici. Naturalmente le sanzioni hanno anche questo effetto. Sia chiaro, difendo le sanzioni italiane e il ruolo che l’Italia ha svolto in questa crisi, ma non possiamo far finta di non sapere che alcune economie come la nostra, che esportano molto e tanto dipendono dall’energia importata dalla Russia, pagano un prezzo più alto. Secondo me, così come c’è stato un PNRR per uscire dalla pandemia l’Ue deve mettere in piedi un secondo PNRR per uscire da questo dramma dell’aumento dei costi energetici, che grava tanto sui cittadini e tanto sulle imprese. Insomma, se non facciamo nulla rischiamo un grave contraccolpo ed il governo deve agire con uno scostamento di bilancio urgente. Ma serve soprattutto che l’Ue si renda conto che come accaduto per la pandemia adesso si deve agire contro la guerra”.