“Il governo deve tutelare i minori non accompagnati ucraini che non possono essere né affidati né accompagnati attraverso un ricorso in sede europea, ad esempio, in base all’ex art 7 della Convenzione dell’Aja, predisponendo la deliberazione del provvedimento di tutore internazionale al Tribunale per i minorenni in cui il provvedimento stesso deve avere attuazione”.
Lo chiede in una interrogazione la senatrice di Fratelli d’Italia Tiziana Drago.
“In seguito al conflitto in corso – sottolinea Drago – continuano ad arrivare sul suolo italiano un cospicuo numero di minorenni stranieri non accompagnati che non potrebbero essere né affidati né adottati. Parrebbe che lo Stato di provenienza, attraverso organi istituzionali competenti per materia, abbiano già assegnato dei tutori ai minori per i quali è previsto il rientro in Ucraina non appena possibile”.
“L’Europa e la normativa italiana – osserva Drago – regolamentano il soggiorno dei minori non accompagnati pur mancando un sistema di censimento e controllo fondamentale per garantire la tutela dei minori sotto ogni aspetto. La loro permanenza in Italia può essere gestita dalle associazioni di accoglienza temporanea, che individuano le famiglie accoglienti, secondo una procedura applicata da circa 30 anni a seguito del disastro di Chernobyl, messa in discussione ‘in questi giorni’, secondo quanto denunciato da alcune fonti giornalistiche, ovvero dopo l’arrivo di alcuni minori a Capo Vaticano, in Calabria, per i quali la Procura dei minori di Catanzaro, tramite la Prefettura, avrebbe voluto nominare le famiglie, non semplicemente accoglienti, bensì affidatarie, come tutori dei minori”.
“Mi chiedo e chiedo quindi al governo – conclude Drago – se il Ministero della Giustizia sia al corrente di questa situazione e quali azioni intenda intraprendere nel più breve tempo possibile”.