“Le dichiarazioni dell’inviato speciale statunitense Steve Witkoff, che ha parlato di garanzie di sicurezza per l’Ucraina modellate sull’articolo 5 della NATO, certificano il pieno riconoscimento internazionale della proposta originariamente avanzata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Vale la pena ricordare che, quando la Premier italiana suggerì questa soluzione – senza prevedere l’ingresso dell’Ucraina nella NATO ma fornendo comunque un sistema credibile di tutela – la sinistra italiana non perse occasione per deriderla, liquidando l’idea come una “proposta ridicola” e un “bluff”. Oggi, invece, su questa stessa proposta stanno convergendo tutti i principali partner internazionali: dagli Stati Uniti con l’inviato Witkoff, alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, fino allo stesso presidente ucraino Zelensky.
È l’ennesima dimostrazione della centralità del nostro Governo e della leadership di Giorgia Meloni sulla scena internazionale. Mentre certa sinistra – arrogante e irrilevante – continua a tifare per l’isolamento dell’Italia, le principali cancellerie del mondo guardano all’Italia con rispetto, perché trovano a Palazzo Chigi una guida attenta, credibile e in grado di offrire soluzioni concrete per la pace. È comprensibile che questo dia fastidio a chi, dall’opposizione, non riesce neppure a distinguere una proposta diplomatica seria da un tweet propagandistico. Alla fine, i fatti parlano chiaro: il “bluff” non era la proposta di Meloni, ma l’augurio sterile del Partito Democratico”.
Lo dichiara il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Elisabetta Gardini.