“Dall’incontro da me organizzato in Senato in occasione della imminente “IV Ukraine Recovery Conference” – al quale hanno portato il proprio contributo gli Ambasciatori Melnyk e Yurash, il Presidente dell’Associazione Cristiana Ucraini in Italia Oles Horodetskyy, l’imprenditore Roman Zhyla e numerosi ombusdam di oblast – è emerso un quadro sconcertante sulla violazione dei diritti umani, già preannunciato dal rapporto ONU 2024-25.
Sono aumentati il numero delle esecuzioni sommarie di prigionieri di guerra, nonché le sparizioni forzate perpetrate dall’esercito di Mosca. Molti prigionieri sopravvissuti, invece, riferiscono di essere stati sottoposti a tortura con gravi percosse, scosse elettriche, violenza sessuale, privazione del sonno, confessioni forzate per crimini non commessi.
Continua, inoltre, l’opera di russificazione dei territori occupati, con la limitazione dell’accesso a pensioni e assistenza sanitaria e l’esproprio dei beni immobili alla popolazione usati come strumento per obbligarla a prendere il passaporto russo, pena la non restituzione dei terreni e delle case.
Difendere i diritti umani in Ucraina significa difendere il principio che ogni essere umano ha diritto alla libertà, alla sicurezza, alla vita stessa – senza eccezioni. Significa anche sostenere la resilienza di un popolo che lotta non solo per la propria sopravvivenza, ma per i valori universali di democrazia e giustizia.
Il diritto internazionale deve essere rispettato, i responsabili delle violazioni devono essere chiamati a risponderne, la comunità internazionale ha il dovere morale di proteggere i più vulnerabili sull’uso indiscriminato e prepotente della forza.”
Lo scrive in una nota la Senatrice Cinzia Pellegrino, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione straordinaria per i diritti umani.