“Il settore automotive è il simbolo di approccio fallimentare: un provvedimento che mette a rischio milioni di posti di lavoro e industrie, penalizza i consumatori e riduce l’Europa alla dipendenza da altri Paesi.
Noi chiediamo di puntare sull’innovazione, sulla libertà tecnologica, sulla ricerca e non nella burocrazia o nella assurda dittatura delle regole ottuse.
C’è bisogno di un cambio vero, profondo, di una rivoluzione culturale aggressiva per la riscossa d’Europa che è in mano a funzionari che da decenni pensano di poterla cambiare con l’arroganza della supremazia ideologica e senza voler tornare sui loro passi neanche di fronte all’evidenza del fallimento. Questo tempo è finito”. Lo dichiara Carlo Ciccioli, eurodeputato di Fratelli d’Italia/ECR e componente della Commissione TRAN, intervenendo oggi in Plenaria nel dibattito richiesto dal Gruppo ECR relativo a Il futuro del settore automobilistico europeo: revoca del divieto di vendita per le automobili a combustione nell’UE.