“Ho sostenuto convintamente il capitolo sulla difesa nella revisione del FSE+ che riguarda l’urgenza di investire maggiormente nell’industria della difesa e nella protezione civile. Abbiamo chiesto un’attenzione particolare allo sviluppo delle competenze in questi settori, dando la priorità alle capacità a duplice uso, militare e civile, e alle capacità connesse alla protezione civile e alla preparazione a scenari di emergenza. Le piccole e medie imprese beneficeranno di un accesso prioritario a questo sostegno strategico, che resterà comunque accessibile anche alle imprese di grandi dimensioni.” Lo ha dichiarato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia/ECR, Elena Donazzan, relatore ombra per conto del Gruppo ECR nelle commissioni EMPL e SEDE (Sicurezza e Difesa) della revisione del FSE+ a margine del voto.
“Il voto finale è stato, tuttavia, un’astensione, perché non ho potuto sostenere l’ulteriore spinta alla decarbonizzazione proposta dalla Commissione Europea e caldeggiata dalla relatrice socialista. Innanzitutto, non c’è bisogno di facilitare ulteriormente la transizione verde, dato che quest’obiettivo è già presente nell’attuale regolamento sul FSE+. Inoltre, ritengo profondamente sbagliato il punto di vista della Commissione e delle Sinistre secondo cui la competitività e la transizione verde sono due obiettivi compatibili. Sono sotto gli occhi di tutti i danni provocati dagli obiettivi definiti a tavolino a Bruxelles dalla precedente Commissione europea e molto distanti dalle realtà produttive dei nostri territori.” ha proseguito l’eurodeputato Elena Donazzan.
“Il Fondo Sociale Europeo è uno strumento chiave per creare buona occupazione, che in Veneto abbiamo saputo tradurre in risultati concreti. Attenzione quindi a non disperdere i fondi in obiettivi irrealizzabili.” ha concluso Donazzan.