“E’ molto grave e desta preoccupazione il risultato del voto di oggi al Coreper che, ribaltando in maniera clamorosa e preoccupante tutte le aspettative, ha nominato Verena Ross nuova Presidente dell’ESMA a discapito dell’italiano Carmine Di Noia, considerato come il candidato migliore. Infatti, è opportuno ricordare che Di Noia era stato inserito al primo posto nella shortlist individuata dall’ESMA stessa ed era primo in classifica anche dopo le valutazioni selettive. Una brutta pagina che sottolinea ancora una volta lo strapotere e il peso della Germania in Europa a scapito degli altri Stati membri. La nomina della tedesco-britannica Verena Ross, che potrebbe apparire meno neutrale nella discussione generale sulle misure di equivalenza per il Regno Unito dopo la Brexit, è in netta violazione con il principio di rotazione delle responsabilità ai massimi livelli di una istituzione o di un’agenzia europea, essendo stata direttrice esecutiva dell’ESMA stessa per 10 anni. Princìpi questi, però, che a quanto pare devono essere rispettati solo da alcuni Stati membri.
Purtroppo, come già successo in passato con la perdita dell’assegnazione dell’EMA, il governo italiano si è dimostrato ancora una volta debole e poco influente a Bruxelles. Infine, fa sorridere il comportamento del collega Giegold che si rallegra della vittoria della Ross quando proprio lui nel 2011 si rallegrava di aver bocciato la Ross per il posto di direttore esecutivo ESMA; ecco la coerenza dei Verdi europei”. Così in una nota il copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Raffaele Fitto, componente della commissione Econ.