Ue, FdI: necessario intervento immediato per evitare tsunami sul credito

“L’entrata in vigore dal prossimo 1 gennaio della nuova normativa Ue sui default rischia di provocare uno tsunami sul credito alle imprese e sul nostro sistema bancario. Infatti, dichiarare un debitore insolvente dopo soli 90 giorni e per importi minimi provocherebbe un clamoroso danno a imprese e famiglie che, in molti casi a causa della pandemia, non riescono a rispettare queste scadenze, facendole finire nel girone infernale della segnalazione alla centrale rischi e delle successive limitazioni al credito. Tutto questo si aggraverà quando finirà l’attuale periodo di moratoria. Dal punto di vista sistemico, le nostre banche potrebbero essere riempite di crediti deteriorati (NPL) e obbligate ad una quota sempre maggiore di accantonamenti, che provocherà una stretta creditizia insostenibile per il nostro tessuto produttivo, proprio nel momento in cui si dovrebbe agganciare la ripresa.
Per questo abbiamo depositato un’interrogazione urgente ai vertici comunitari affinché ci sia un immediato intervento per posticipare l’entrata in vigore di queste norme almeno fino a fine pandemia”.
È quanto dichiarano in una nota il Co-Presidente del gruppo ECR al Parlamento Europeo, Raffaele Fitto, e il capodelegazione di Fratelli d’Italia-ECR, Carlo Fidanza.

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