Ue, FdI: su violenza di genere le donne siano protette e non strumentalizzate

“Avremmo voluto confrontarci sulla proposta di inserire la violenza di genere nell’elenco dei cosiddetti “eurocrimini “, con l’obiettivo condiviso di rendere più facilmente perseguibile una violenza insensata che si accanisce contro le donne, come peraltro testimoniato anche dai recenti fatti di cronaca. Ed invece ci siamo ritrovati un testo in cui si strumentalizzano le donne vittime di violenza, con il solo obiettivo di calare nell’ordinamento giuridico europeo categorie sessuali incomprensibili”.

Con queste parole l’eurodeputato di FdI-Ecr Nicola Procaccini, coordinatore per il Gruppo dei Conservatori europei nella Commissione giustizia e affari interni del Parlamento europeo, e Carlo Fidanza, capo della delegazione di Fratelli d’Italia-Ecr al Parlamento europeo, commentano il voto di questa mattina su una relazione di iniziativa legislativa in cui si chiede che la violenza basata sul genere venga inclusa nella lista dei reati europei.

“Sfidiamo chiunque a spiegare che senso abbia includere fra i reati di odio e di incitamento all’odio la discriminazione basata non solo sull’identità di genere o sull’orientamento sessuale, – spiegano gli eurodeputati – ma anche sull’“espressione di genere” e sulle “caratteristiche sessuali”.

Di fronte al dramma delle donne offese, violentate o uccise, consideriamo cinico e sguaiato mettere sullo stesso piano, al fine di definirne una qualche natura giuridica, sottocategorie sessuali esplicitamente citate nel testo, come gli “intersessuali”, i “ queer”, i “ pansessuali”, ed un’infinita’ di altre declinazioni della sessualità. Non potendo votare contro questo testo aberrante, per non penalizzare le donne vittime di violenza di genere, – concludono – siamo costretti ad astenerci, ma continuiamo a pensare che la china presa dall’Unione europea sia sempre più follemente ideologica”.

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