“Dopo alcune rivelazioni di stampa, giá durante le audizioni per la nuova commissione, il Commissario al Bilancio Piotr Serafin confermò procedure non trasparenti nella gestione di fondi Ue a favore di Ong. Successivamente, uno scoop del Telegraf olandese rivelò contratti in cui associazioni ambientaliste – finanziate dalla Commissione Europea con soldi dei contribuenti – facevano lobbying sugli stessi parlamentari europei chiamati a votare le misure del Green Deal di Timmermans, in particolare la contestata Legge sul ripristino della natura. Il che solleva anche un problema di lealtà istituzionale tra poteri: la Commissione non può usare fondi pubblici per finanziare lobby che cercano di influenzare i suoi co-legislatori”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia-Ecr a Bruxelles Carlo Fidanza intervistato dal quotidiano La Verità in merito alla sua recente nomina a co-relatore, insieme al collega olandese Dirk Gotink (Ppe), del gruppo di lavoro chiamato a fare chiarezza sul cosiddetto Green Gate, istituito all’interno della commissione Controllo di Bilancio del Parlamento europeo. “La creazione di questo gruppo di lavoro nasce dalla richiesta del gruppo Ecr di istituire una commissione d’inchiesta sulla quale avevamo raccolto 200 firme. Il Ppe ha cercato una formula più soft per non irrigidire i socialisti ma alla fine le sinistre si sono opposte ugualmente perché, semplicemente, non vogliono trasparenza sulle Ong. Abbiamo quindi accettato di istituire questo gruppo di lavoro che sono certo darà risultati molto interessanti. Possiamo richiedere e verificare tutti i contratti con soggetti terzi che la Commissione Europea ha sottoscritto negli ultimi anni, – spiega Fidanza – non soltanto sul green, ma anche su altre materie su cui il condizionamento delle Ong di sinistra è molto forte, come l’immigrazione e i temi Lgbt. Alla fine, produrremo una relazione sulla gestione di questi fondi e indicazioni precise affinché queste pratiche inaccettabili non si ripetano più. Con buona pace della sinistra e di chi ha sguazzato nella mancanza di trasparenza”.