“C’è una grande sottovalutazione a sinistra rispetto a questa deriva estremista che il Partito Democratico purtroppo sta assecondando. La CGIL ha fatto una scelta politica, non a difesa dei lavoratori. Inoltre è mancata la capacità che storicamente il sindacato ha saputo dimostrare con il proprio servizio d’ordine di poter limitare le frange violente”. Così il capodelegazione di Fratelli d’Italia-ECR Carlo Fidanza durante la trasmissione Start su Skytg24. “Lo dico non solo nei confronti delle frange che si sono staccate alla fine dei cortei attaccando la polizia, ma anche rispetto a quello che abbiamo visto dentro al corteo stesso, perché si sottovaluta molto il contenuto di alcuni slogan che però sono il filo rosso di questi cortei. Quando si dice “Palestina libera dal fiume al mare”, si sta sostenendo la cancellazione dello Stato di Israele: è gravissimo. Quando si sfila con i Giovani Palestinesi d’Italia, gli stessi che domani a Bologna festeggeranno i massacri del 7 ottobre, non ci si può spostare di lato come fa Landini”.
Sul caso Salis Fidanza ha spiegato che: “Salis è accusata di reati gravissimi avvenuti fuori dal mandato, molto tempo prima di diventare MEP. Spetta alla giustizia ungherese e non al Parlamento europeo giudicare la sua colpevolezza o la sua innocenza. Noi vogliamo semplicemente che ciò possa accadere come prevedono le norme sull’immunità degli europarlamentari, quindi voteremo per la revoca dell’immunità. Nel frattempo ci sarebbe piaciuto ascoltare da Salis, e anche dal Pd che sta cercando di schermarla dal processo, parole di dissociazione e di condanna verso le violente aggressioni a colpi di martello contro inermi cittadini ungheresi, invece non c’è mai stata alcuna condanna di quella violenza politica”.