“L’egoismo dei cosiddetti “frugali” e l’odio ideologico delle sinistre stanno ritardando la partenza del Recovery Fund. Questa volta la scusa è la presunta violazione dei principi dello stato di diritto da parte di Ungheria e Polonia. Al netto delle valutazioni di merito, i meccanismi per sanzionare eventuali inadempienze sono previsti dai trattati e incardinati nella procedura dell’articolo 7. Prevedere condizionalità ulteriori e specifiche è fuori dai trattati ed è uno stratagemma per non far partire misure anti-crisi che i frugali non vogliono. Una certa sinistra, per mero interesse politico, sta finendo per spalleggiare questi atteggiamenti che rischiano di ritardare la risposta alla crisi economica”. Così in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza.
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