“Occorre continuare a proteggere e sostenere le nostre economie e garantire una crescita forte e duratura, superando l’Europa dell’austerità, e assicurando maggiore flessibilità del Patto di Stabilita e Crescita. Per questo bene le parole pronunciate ieri dal Vice- Presidente della Commissione UE Dombroviskis e dal Commissario agli Affari Economici Gentiloni, di una sospensione delle regole di bilancio fino al 2022, e di una possibile revisione nel 2023, che vanno nella direzione da FdI sempre indicata: ossia meno vincoli e condizionalità e più flessibilità. Naturalmente aspettiamo che alle parole seguano i fatti”. Cosi’ il copresidente del gruppo europeo ECR- Fratelli d’Italia, Raffaele Fitto, componente della Commissione Econ.
“Al tempo stesso le parole dei due rappresentanti della Commissione richiamano il governo italiano a un deciso cambio di passo rispetto all’esecutivo precedente. Nel 2020 il debito pubblico italiano ha sfiorato il 160% del Pil, la pressione fiscale è cresciuta dal 42,4 al 43,1%, e la spesa pubblica complessiva è passata da 871 miliardi di euro nel 2019 a 945 miliardi nel 2020, di questa solo 82 miliardi sono spese in conto capitale. Tutto questo destinato principalmente per bonus, misure una tantum e mancette che non hanno portato nulla di positivo al tessuto economico e produttivo del paese.
E’ vero che sarà difficile fare peggio, ma e’ necessario che il governo Draghi compia scelte totalmente differenti con politiche ed investimenti reali, in grado di garantire sviluppo, occupazione e crescita. Per questo è fondamentale non solo spendere di più ma spendere soprattutto meglio, rilanciando le infrastrutture, riducendo il costo del lavoro e facendo ripartire i settori maggiormente colpiti. A maggior ragione in questo particolare periodo in cui l’emergenza sanitaria non è superata e il piano vaccinale procede con criticità note a tutti.”