Ue, Fitto (FdI-Ecr): istituzioni europee si occupino di problemi reali e concreti, non facciano campagna elettorale

“L’Unione Europea deve parlare delle questioni vere che interessano i cittadini e le imprese, non fossilizzarsi su dibattiti paradossali nei confronti di governi democraticamente eletti, come in Polonia, Ungheria e Slovenia, la cui unica colpa è non essere d’accordo con le politiche imposte da Bruxelles.

La ripresa economica deve essere la priorità, che però rischia di essere messa a rischio da alcune problematiche quali ad esempio l’impennata del prezzo delle bollette energetiche che gravano su famiglie ed imprese, e da un’impostazione del green deal europeo molto ideologica, e poco realistica e pragmatica, che rischia di aumentare la nostra dipendenza energetica dall’esterno, con costi insostenibili.

Al tempo stesso occorrono scelte chiare sull’immigrazione. Basta rinvii, e soprattutto basta approcci diversi e sbagliati riguardo i tre fronti europei dell’immigrazione: il primo quello centrale con l’Europa che paga miliardi di euro alla Turchia per bloccare i flussi, il secondo quello della strumentalizzazione da parte di Luchashenko dei flussi migratori afgani verso i paesi dell’est europeo, che rischia di esplodere con gravi tensioni ed infine il più problematico, che ci riguarda da vicino, quello del Mediterraneo dove cresce la presenza e la rilevanza politica della Russia e della Turchia ed invece diminuisce quella dell’Europa perché manca totalmente una strategia ed un’azione reale. Su questi temi, così come sulla transizione digitale occorrono scelte chiare ed immediate, e non ambigui rinvii come accaduto nei mesi precedenti ”. Così il copresidente del gruppo Ecr-FdI al parlamento europeo Raffaele Fitto, intervenendo in Plenaria sul prossimo Consiglio europeo del 21 e 22 ottobre.

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