“È pur vero che di una persona che confonde Giacomo Matteotti con Giulio Andreotti o che suggerisce al Governo di rimboccarsi le mani anziché le maniche, viene più facile pensare che sia un attore della commedia all’italiana e non – come è nella realtà – un ex presidente del Consiglio. Tuttavia, avendo ascoltato l’intervento dell’on. Conte oggi alla Camera, una certezza l’abbiamo raggiunta: è stato il canto del cigno di Giuseppi, come lo chiamava il precedente presidente Usa. Erigersi ad essere interprete degli italiani, quando questi ultimi ad ogni turno elettorale lo abbandonano sempre più massicciamente, ci dice l’entità dei danni che le scie chimiche hanno arrecato a Conte”.
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
