“Dobbiamo capire le ragioni per le quali Polonia e Ungheria non hanno accettato l’obbligatorietà dei ricollocamenti o in alternativa la sanzione di 20mila euro per ogni ricollocamento non effettuato. Allora qui dovremmo avere il buon senso di dire una cosa: chi ha ospitato qualche milione di ucraini sono stati principalmente Polonia e Ungheria. È evidente che in questo caso l’interesse nazionale emerga, anche in ragione del fatto che anche sotto il profilo geografico abbiamo delle necessità diverse. Se non si parte dalla premessa, e capisco che con interlocutori di nome Schlein pensare a un ragionamento è utopico, che Polonia e Ungheria sono state le Nazioni che più di tutte stanno accogliendo i profughi della guerra, evidentemente si ragiona in modo fazioso o quantomeno strabico”.
Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera in una intervista al quotidiano La Verità.